Il Palazzo Pubblico

Opera dell’architetto Francesco Azzurri

Fu inaugurato il 30 settembre 1894, occasione in cui pronunciò il discorso ufficiale Giosuè Carducci. Qui si riunisce il Consiglio Grande e Generale, il Congresso di Stato e il Consiglio dei XII. E’ inoltre sede della Reggenza e della Segreteria di Stato per gli Affari Interni.

 

Esterno

il Palazzo è costruito in pietra locale, si rifà al neo-gotico Fiorentino: presenta una facciata con tre arcate a sesto acuto, rette da pilastri ottagonali e ornate da 4 stemmi dei Castelli di Serravalle, Fiorentino, Montegiardino e Faetano. 

Tra le finestre del primo ordine è scolpito lo stemma con una incisione commemorativa, mentre le tre ogivali sovrastanti sono corrispondenti alla Camera dello Scrutinio, in linea con l’Aula Parlamentare. La finestra centrale si apre sul balcone che domina la facciata, in pietra traforata. Sono guelfi i merli del Palazzo e della torretta, dove compaiono l’orologio e l’immagine di San Quirino accanto a San Leo e a Sant’Agata.

 

Interno

E’ ricco di effigi di personaggi famosi e di lapidi commemorative. La porta in fondo alla sala d’ingresso introduce nell’Ufficio della Reggenza  e in quello della Segreteria degli Interni, che non si possono visitare. 

Il trono dei Capitani Reggenti è sovrastato da un affresco a tempera che raffigura “San Marino”  circondato dalla sua gente, recante in mano un libro che riporta il motto “Relinquo vos liberos ab utroque homine” (Vi lascio liberi dall’uno e dall’altro uomo: Imperatore e Papa). 

 

Nell’aula consiliare sopra il camino, ornato di stemmi dei Castelli, sono le tribune per il pubblico. Da qui si può seguire i lavori del Consiglio Grande e Generale, quando la seduta non è segreta. La porta a sinistra del trono immette nella Camera dello Scrutinio, che reca  i nomi dei Consiglieri eletti dopo l’Arengo del 1906; da qui si può anche salire sulla torre.

 

Piazza della Libertà

Dagli abitanti chiamata “Pianello”. Sulla piazza, a sinistra sorge l’ex Palazzo delle Poste. Il palazzo costruito  sulle rovine della casa piccola del Comune  - domuncola (quest’ultima precedette nel tempo la casa grande del Comune), sulla quale  fu poi edificato il Palazzo Pubblico. 

 

Statua della Libertà

Si trova al centro della piazza: opera di Stefano Galletti, fu donata a San Marino nel 1876 dalla tedesca Ottilia Heiroth Wagener, investita poi del titolo di Duchessa di Acquaviva. Non aveva ancora pagato l’opera, quando chiese allo scultore di farne un’altra più piccola da mettere in casa sua ed inoltre un medaglione, riproducente la sua immagine, che oggi si trova ad un lato del basamento della Statua.